In occasione del primo round stagionale del WorldSBK 2022, Vince64 Racing, nella persona di Vincenzo Scandizzo, era presente nel paddock come ospite d’eccezione, ma con un preciso senso sportivo e progettuale. La strada intrapresa da Scandizzo, che gestisce Andrea Mantovani nella classe Superbike del CIV, è un percorso con varie possibilità per il futuro e allarga i propri orizzonti. Dopo l’esperienza dello scorso anno, dove Vince64 e Mantovani hanno preso parte a due gare del WSBK con Kawasaki (Assen e Jerez), la “top class” delle derivate di serie è una porta sempre aperta.
In questo weekend spagnolo, si è sondato il terreno per un’eventuale partecipazione in pianta stabile al campionato, a partire dal prossimo anno. Molto dipenderà anche da questa stagione che ha nel CIV il suo obiettivo principale e che può portare grosse soddisfazioni.
Ringraziamo Manuel Puccetti e tutto lo staff che lavora nella sua struttura, per la grande ospitalità e cordialità.
Le parole di Vincenzo Scandizzo in risposta ad alcune delle domande fattegli su questo inizio di stagione.
Cosa c’è alla base di Vince64?
“C’è una piccola realtà che sta crescendo, grazie all’aiuto dei miei partner e sponsor. Con umiltà e concretezza cerchiamo di salire un gradino alla volta”.
Quanto è importante il CIV?
“Molti sottovalutano il CIV, mentre io credo che il livello sia molto alto. Anche se le moto sono in configurazione ‘stock’ credo che non sia da meno del mondiale, perché c’è gente forte. Devo fare i complimenti a tutti i piloti perché sono veramente forti”.
In che modo si progetta una stagione?
“Questa è una bella domanda! Con impegno, umiltà e rispettando tutto ciò che c’è dietro, perché mettere in piedi una stagione non è facile”.
Con che sguardo osservi il WSBK?
“Lo osservo perché la moto è la mia grande passione e rimango abbagliato da questi missili terra-aria che sono fantastici e non vedo l’ora di far parte dei team che vi partecipano”.
Articolo a cura di: Alex Ricci